Quando chiedo ai miei pazienti (soprattutto nella prima visita) la quantità di alimenti che consumano, speso mi sento dire che mangiando seguendo delle “porzioni standard”- per esempio, “io mangio soltanto 50 o 80 g di pasta”- come se una quantità limitata fosse “più salutare”. In questo articolo cercheremo di capire le funzioni e il corretto uso delle porzioni.
Cominciamo per definire cos’è una porzione standard:
“Le porzioni standard rappresentano le quantità specifiche di un alimento, normalmente espresse in grammi, che si assumono come unità di misura di riferimento. Esse sono state de- finite da esperti per le principali tipologie di gruppi alimentari, considerando il loro contenuto in principi nutritivi, i consumi alimentari medi della popolazione italiana e le grammature di alcuni prodotti confezionati disponibili sul mercato”.
In generale, una porzione standard è utile a fare i calcoli, specialmente a noi dietisti per poter prescrivere un piano alimentare o per disegnare un menu nella mensa scolastica.
Un altro concetto da tenere presente è quello di “porzione consumata”, che corrisponde alla quantità di uno specifico alimento o bevanda servito o consumato in una determinata occasione di consumo (in un pasto o spuntino), non è una quantità standardizzata, ma è soggettiva e variabile (USDA, 2010).
La porzione consumata è personale ed è soggetta a molte variabili, tra cui la fame, la sazietà, la socialità o l’ambiente in cui ci troviamo.
A cosa servono le porzioni?
La abitudine di pesare o misurare gli alimenti speso viene ereditata da diete restrittive o di linee guida standard che non tengono conto a personalizzare o spiegare in modo chiaro che le porzioni sono uno strumento ( se ben utilizzato) per metterci in contatto con il proprio corpo e aiutarci a capire i segnali di fame e sazietà.
Un altro obbiettivo di prescrivere un piano alimentare per porzioni è quello di assicurare un adeguato consumo di energia e nutrienti, indispensabile per le nostre funzioni vitali, per portare a termine le nostre attività giornaliere o per affrontare una malattia, la crescita nei bambini e un corretto sviluppo durante la gravidanza.
Considerazioni importanti sulle porzioni:
- Non esiste una porzione che vada bene per tutti, le porzioni sono personali e si possono determinare tramite diversi metodi e calcoli : “usare la propria mano come unità di misura, rilevando ed utilizzando dimensioni personali quali la lunghezza, la superficie o il volume”. (Handydiet 2022)
- Le porzioni nel contesto di un piano alimentare sono uno strumento per assicurare un consumo adeguato di energie e nutrienti.
- Le porzioni dentro un piano alimentare sono una guida per imparare a riconoscere i segnali di fame e sazietà, per cui l’uso di porzioni standard con l’obbiettivo di “bloccare o far passare la fame” è sconsigliato perché non si favorisce un buon funzionamento del corpo.
- Non esiste una porzione “salutare” per la pasta o il pane.
- Nel caso della frutta e della verdura, esistono “porzioni raccomandate”: 5 porzioni al giorno per assicurare un buon introito di vitamine, minerali, fitocomposti e fibra: “Frutta e verdura sono una parte importante di una dieta completa. Aiutano i bambini a crescere e supportano le funzioni corporee e il benessere fisico, mentale e sociale a tutte le età. Possono aiutare a prevenire tutte le forme di malnutrizione (malnutrizione, carenza di micronutrienti, sovrappeso e obesità) e ridurre il rischio di malattie non trasmissibili (Afshin et al., 2019; OMS e FAO, 2005) insieme alla malnutrizione, le diete sbilanciate sono tra i primi dieci fattori di rischio di malattie a livello globale”.

Fonti:
- Dossier Scientifico delle Linee Guida per una sana alimentazione,2018.
- https://www.handydiet.it/software.php
- International year of fruits and vegetables 2021. https://www.fao.org/3/cb2395en/online/src/html/fruit-and-vegetables.html.